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Colpa d'Alfredo tour 1980

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branz
view post Posted on 18/10/2008, 13:02




questa la band:
maurizio solieri - chitarra ritmica
mimmo camporeale - tastiere
roberto casini - batteria
massimo riva - chitarra ritmica
andrea righi - basso
rudy trevisi- fiati

il 1980 è un anno di grandi cambiamenti e di autentiche svolte.
si inizia con il passaggio come etichetta discografica dalla lotus alla targa di mario rapallo, per arrivare al cambiamento più importante, quello dello stile musicale.
le precedenti esperienze con il pubblico delle piazze (spesso ostile e ironico nei suoi confronti) e la brutta "botta" morale ricevuta con la morte del padre, lo portano ad una decisione drastica: basta con la musica da cantautore, basta con l'immagine pulita di "quello che canta albachiara", basta con la gente che non capisce niente delle atmosfere dei suoi brani più intimi. come dirà lui stesso: "...dentro avevo solo rabbia. rabbia di suonare in giro davanti a venti persone che mi gridavano scemo o mi tiravano le lattine, rabbia per tutto ciò che avevo perduto, rabbia per il fatto che mi sembrava che nessuno volesse ascoltare quello che avevo da dire. e allora mi sono inventato una guerra, un obbiettivo da raggiungere, volevo farmi ascoltare, dovevo diventare qualcuno... e allora ho deciso di prendere tutti per i capelli con una musica forte e aggressiva...".
già nelle interviste che fece dopo l'uscita di colpa d'alfredo, vasco si affrettò a sottolineare di non essere "quello di albachiara", ma che le canzoni che lo rappresentavano di più erano quelle più "dure" del nuovo disco. la sua casa discografica continuava a puntare sulle produzioni più "morbide" (come singolo venne scelto infatti non l'hai mica capito) mentre lui affermava "...io non sono un cantautore, ma un mick jagger nato e cresciuto in italia.".
iniziò a farsi allungare i capelli e ad avere un look più "aggressivo", prendendo spunto da lou reed.
il brano colpa d'alfredo venne censurato dalla radio nazionale per la presenza delle parole "negro", "troia" e "stronza", mentre, come vedremo, un autentico "uragano" stava per abbattersi su di lui per via della canzone sensazioni forti. con guido elmi, decisero a questo punto che c'era l'esigenza di mettere in piedi un vero e proprio gruppo, una band di cui vasco sarebbe stato il leader.
nacque così la steve rogers band, gruppo che avrebbe accompagnato vasco per quasi tutto il decennio a venire, con qualche cambio di formazione. il primo nucleo targato 1980 vedeva maurizio solieri e massimo riva alle chitarre elettriche (rispettivamente solista e ritmica), andrea righi al basso, robero casini soprannominato "steve rogers" alla batteria (entrambi avevano avuto delle esperienze live con ron)e mimmo camporeale alle tastiere. una band con un suono molto rock, ai limiti del "punk".
il vecchio repertorio viene completamente riarrangiato.
in jenny vasco continua a suonare la chitarra acustica, ma viene creato un finale in crescendo con un lungo assolo di chitarra finale di solieri.
silvia diventa addirittura un brano "punk" con un inizio lento che poi si trasforma in uno scatenatissimo uragano di chitarre elettriche che si rincorrono.
in alcuni brani vasco (come mostrato da alcuni filmati d'epoca) imbraccia una chitarra elettrica più per fare scena che per altro, proprio per darsi il tono da "duro". durante l'estate parte il tour, che tocca discoteche e dei piccoli campi sportivi. i confini sono ancora quelli prettamente emiliani, ma iniziano le prime "puntatine" in lombardia.
colpa d'alfredo inizia a vendicchiare. il loro intento è quello di suonare il più possibile e di impressionare talmente tanto il publico, da fargli fare il "passaparola".
viene scelta una scaletta in puro stile punk, con i brani tutti attaccati e veloci, "...per non dare alla gente nemmeno il tempo di dirmi scemo..." dirà ironicamente vasco.
la strada da percorrere per arrivare in alto, è ancora lunga. in emilia vasco può contare su un buon riscontro di pubblico (ha già un piccolo zoccolo duro che lo segue sempre e le prime fans) ma appena "sconfina", si ritrova a dovere fare i conti con la diffidenza. ma lui non si scompone e neanche i ragazzi della steve, tutti motivatissimi, anche se di soldi ne girano pochissimi.
guido elmi è un tuttofare: "dirige" i suoni della band dal mixer, aiuta a montare e smontare le casse, si occupa personalmente di trovare le serate nei locali. racconterà massimo riva: "...in emilia riempivamo sempre i locali, ma appena andavamo fuori ci ritrovavamo davanti trenta persone. noi ce la mettevamo comunque tutta la stesso, convinti che prima o poi la ruota avrebbe girato in senso giusto...". anche elmi ricorderà che "...i momenti di sconforto sono stati tantissimi. ma eravamo tutti convinti che sarebbe successo qualcosa, era solo questione di tempo. ecco perchè era importante suonare il più possibile in giro, perchè era il modo migliore per farsi conoscere".
vasco partecipò anche ad una serata al palasport di milano, organizzata dalla società calcio internazionale, ma ad accoglierlo c'erano appena cinquanta persone. da ricordare anche una serata a ferrara, in un piccolo campo sportivo: ad un certo punto se ne andò via la luce! (roberto casini racconterà ironicamente che secondo lui la luce l'avevano fatta staccare quelli delle case di fronte, disturbati dal fracasso che facevano!). per circa venti munuti, casini intrattenne il minuscolo pubblico presente con un assolo di batteria! al riaccendersi delle luci il pubblico si era ulteriormente dimezzato!
altro episodio particolare a forlì, dove fecero una specie di concerto stumentale con interventi vocali di un poco tutti i componenti della band, dato che vasco aveva finito la voce dopo pochi brani!
in quel periodo vasco fece anche delle apparizioni televisive a "discoring" o a "superclassifica show" dove però finiva sempre con il presentare non l'hai mica capito, l'unico brano orecchiabile e presentabile in tv ed infatti, quando scelse un'altra canzone, per giocarsi il tutto e per tutto, successe il putiferio!
il 14 dicembre vasco si esibì al motorshow di bologna.
sia lui che elmi sapevano che domenica in allora diretta da pippo baudo, avrebbe effettuato un collegamento con il motorshow proprio riprendendo per un paio di minuti l'esibizione di vasco.
decisero quindi di sfruttare quell'occasione, che significava essere visti da migliaia di persone, con una performance carica, per rimanere impressi, in modo da essere ricordati. il collegamento venne effettuato durante l'esecuzione di sensazioni forti. il testo già di per se si prestava a equivoci vari, poi vasco, volutamente, fece di tutto per interpretare quella canzone in modo realistico, con tanto di occhiali scuri e bottiglia di birra in mano. quello che accadde lo sapete tutti... su oggi uscì un articolo in cui nantas salvalaggio, eminente critico, sputava veleno e strali vari contro vasco e la televisione di stato che aveva permesso la sua presenza in quella fascia oraria (leggi l'articolo).
c'era il rischio che la sua carriera venisse stroncata, ma invece l'obiettivo era stato centrato. vasco aveva calcolato bene il rischio: non sarebbe stato più invitato in televisione nazionale, ma i ragazzi, spinti dalla curiosità di tutto quel clamore, avrebbero iniziato ad interessarsi al suo nome.

date:
bologna
reggio emilia

da vascomania.it

Edited by branz - 18/10/2008, 17:25
 
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