| questa la band: maurizio solieri - chitarra solista massimo riva - chitarra ritmica andrea righi - basso roberto casini - batteria mimmo camporeale - tastiere
la scaletta tipo: colpa d'alfredo sono ancora in coma fegato spappolato (god save the queen - j. b. good) brava voglio andare al mare ogni volta canzone splendida giornata la noia vado al massimo cosa ti fai cocaine (cover) sensazioni forti ieri ho sgozzato mio figlio dimentichiamoci questa città siamo solo noi la strega silvia albachiara
dopo l'uscita dell'album vado al massimo e la discussa apparizione a sanremo con l'omonimo brano, vasco, che a gennaio aveva vinto il premio "paroliere" consegnatogli a reggio emilia in una serata in discoteca, durante la quale aveva eseguito in anteprima ogni volta, partì per il suo secondo tour. le attese erano sicuramente superiori rispetto a quelle dell'anno precedente, infatti si decise di uscire dai "confini naturali" dell'emilia e della lombardia, per cercare di andare in più posti possibile, per farsi conoscere in "presa diretta". vuoi o non vuoi, del casino di sanremo avevano sentito parlare tutti, quindi bisognava adesso dimostrare di essere all'altezza della situazione e della fama che a poco a poco vasco cominciava ad avere in giro. vasco stesso decise alla vigilia di quel tour che da quel momento in poi avrebbe interpretato in tutto e per tutto la figura della rockstar che aveva avuto sempre in mente. ricordando quel periodo, in una recente intervista vasco dirà: "...ormai avevo deciso che la mia meta era arrivare primo e non c'era niente e nessuno che potesse fermarmi." a quei tempi, invece, le dichiarazioni di vasco, riportate nel libro di poggini suonavano così: "...io non ho niente a che vedere con i cantautori, io sono un mick jagger nato in italia, la mia vera dimensione è essere il cantante di una band. per il me rock è avere una band affiatata, un manager con i ray-ban e capelli lunghi, suonare delle sere bene e delle sere male, sesso, furgoni, automobili..." quel tipo di attitudine vasco iniziò a metterla davvero in pratica intanto spostando il suo "quartiere generale" in un capannone a casalecchio, dove viveva, componeva, faceva le prove con il gruppo. da lì si spostava con un camper sui luoghi dove avrebbe tenuto i concerti. suo fido compagno diventò maurizio lolli, che da allora iniziò ad occuparsi di lui sotto tutti i punti di vista, professionale ed umano. vasco allora viveva una condizione molto particolare, faceva tre quattro giorni "sveglio", imbottendosi di anfetamine e cocaina e restando sempre sveglio, e poi crollava, dormendo per due giorni di fila prendendo tranquillanti. la tournee venne quindi organizzata in base a questo modo di vivere. i concerti vennero distribuiti in modo da non essere mai più di tre, lasciando quindi qualche giorno di sosta in modo che vasco potesse riprendersi. anche perchè quando c'era un concerto in vista, vasco si spremeva al massimo, quindi se ci fosse stato da suonare per una settimana di fila sarebbe stato capace di non dormire per tutta la settimana! la band di accompagnamento era la stessa dell'anno precedente. in qualche concerto si unì alla band anche rudy trevisi al sax alla scaletta venivano aggiunte, in alcune serate, alibi, io non so più cosa fare e asilo republic. la tournee, iniziata ad aprile, prevedeva esibizioni in discoteche e piccoli campi sportivi. il costo del biglietto era di 6000 lire. la risposta del pubblico era variabile; in emilia, lombardia e dintorni avevano sempre il pienone, appena sconfinavano, si ritrovavano davanti le solite trenta persone. "ma la filosofia di allora" ricorderà maurizio lolli in un'intervista "era che l'importante fosse farsi vedere in giro il più possibile. così vasco e i ragazzi della band si impegnavano al massimo anche davanti a poche persone, sapendo che questi avrebbero poi passato voce ad altri di quello che avevano visto." lolli, nel libro "io vasco", racconterà anche i dopo concerti di vasco "...in genere, finito il concerto vasco si metteva nel suo camper. non usciva con il resto del gruppo, stava lì a ricevere i fans se ce ne erano, se non c'era nessuno si metteva a suonare la chitarra e scrivere canzoni. e io litigavo con il custode che voleva chiudere, ma vasco voleva rimanere lì..." bella cosa, se si pensa che oggi vasco scappa mentre ancora si suona albachiara! tra i concerti del tour 82 ce ne sono due da ricordare in particolare. quello di cagliari e quello di zocca. a cagliari vasco scrisse vita spericolata. la serata era pessima, tempo piovoso nonostante fosse agosto, vento fortissimo, poca gente davanti al palco montato in un campetto. vasco guardava la scena piuttosto intristito, pensando a che tipo di vita voleva veramente fare... ed ecco che gli venne in mente "voglio una vita..." da lì scrisse il testo che tutti conosciamo. il concerto di zocca è passato alla storia come l'unico tenuto da vasco al suo paese. come riportato nel libro di poggini, vasco avrebbe voluto farlo gratuitamente, in piazza. "sarebbe assurdo fare pagare i miei amici di infanzia!" ma poi il comune negò la piazza e dirottò allo stadio con biglietto di 5000 lire. il ricavato sarebbe servito a finanziare la costruzione di uno skilift. vasco era nervosissimo e aveva chiesto a sua madre di non andare allo stadio, in quanto si vergognava a farsi vedere in quelle vesti di scatenato. ma sua madre ci andò lo stesso, vasco venne informato e la cosa lo rese ancora più nervoso. alla fine, tutte le tensioni si sciolsero una volta sul palco e ne venne fuori un gran concerto, durante il quale, ovviamente, venne a lungo acclamato da tutti i suoi vecchi amici presenti.
note: - al concerto di sedriano, colpa d'alfredo viene ciccata da solieri che non entra a tempo, facendo ricominciare vasco. la cosa risulterà divertente al punto che verrà riproposta in altri concerti, stavolta volutamente. - il contatto con il pubblico era sempre molto "ravvicinato", per cui ogni tanto avveniva qualche "litigio" tra vasco ed i presenti. a vicenza, si sente vasco che dice ad uno del pubblico che forse voleva salire sul palco... "oh, dove vai... ti spacco la faccia eh?...sono cattivissimo!..." spesso, prima di vado al massimo quando il pubblico attaccava a cantare il coro vasco diceva "...zitti... lo devo dire ioooo!". anche durante cosa ti fai vasco duettava con il pubblico dicendogli che ripeteva quanto gli pareva la frase cosa ti faiii - più di una volta capitava che vasco dimenticasse qualche parola di siamo solo noi. in un paio di concerti capitò anche che tale dimenticanza facesse andare fuori tempo la band e in particolare solieri che evidentemente si arrabbiava, dal momento che vasco poi lo presentava come "...incazzatissimo solieri!" - la serata al baccarà di lugo di romagna, venne registrata dalla rai che ne mandò un resoconto su rai 3, replicandola anche negli anni successivi. in quelle immagini, vasco, tutto vestito di rosso, appare scatenatissimo anche se stravolto in viso.
date:
21 aprile montebello 30 aprile brescia giugno monticelli 06 giugno bacedasco 01 agosto bolzano 03 agosto mestre 04 agosto rimini 06 agosto viareggio 10 agosto cava dei tirreni 11 agosto praia a mare 13 agosto sabaudia 14 agosto zocca 15 agosto barletta 17 agosto catanzaro 18 agosto reggio calabria 22 agosto palermo 23 agosto catania 25 agosto messina 29 agosto san silvestro settembre sedriano 05 settembre milano 26 novembre acqui terme domodossola sestri levante veduggio vicenza
da vascomania.it
Edited by branz - 19/10/2008, 16:37
|