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| Vasco Rossi: «La vita non è un dono »Il concerto d'esordio, la prima grande canzone [...]. Quello che lui è oggi, è nato nel 1979. Preparatevi a leggere più parole su questi trent'anni che su quelli che verranno. di Enrica Brocardo su Vanity Fair 44/09 -Ho studiato anch'io e mi sono resa conto che trent'anni fa nella sua vita sono accaduti tanti fatti importanti. Intanto, il suo primo concerto, a Bologna. «Nato come uno scherzo, una sfida di Bibi Ballandi (produttore italiano, tra gli altri di Celentano, Morandi e Fiorello, ndr). "Ti ho organizzato un concerto in piazza Maggiore con il gruppo che suona con Dalla", mi disse. Peccato che due, tre giorni prima arrivò la notizia che il gruppo non c'era. A quel punto, mettemmo insieme una band al volo [...]: andò bene. [...] ». - suo padre è morto trent'anni fa esatti, il 31 ottobre 1979. Che ricordo ha di lui?«Parlava pochissimo, ma ci capivamo con lo sguardo. Mi voleva un bene dell'anima». - Anche la sua canzone più famosa, Albachiara, compie trent'anni. « Dalla finestra di casa vedevo sempre questa ragazzina arrivare con la corriera. Avrà avuto 13, 14 anni. Quando ne compì 18 e, sì, insomma, non ero più perseguibile, glielo dissi: "Guarda che l'ho scritta per te - Le sue canzoni più belle sono tutte dedicate alle donne.«In cambio, loro mi hanno massacrato. Da quando avevo sette anni». - Ma davvero le sue canzoni «nascono da sole, vengono fuori già con le parole»? se la musica non è mia, allora è diverso. A trovare le parole di Vita spericolata ci ho messo sei mesi[...] Quando l'ho finita ho pensato: ho scritto la canzone della mia vita. - Vita spericolata è ancora la canzone della sua vita?«Lo è stata fino a Sally. Che mi è nata di getto in barca a Saint-Tropez dopo una notte di follie».- Che follie?«Ero andato in una discoteca, e tutte quelle che vedevo mi piacevano. Sono passato da una all'altra [...] Sono arrivato in barca che avevo ancora tutta quell'eccitazione e l'ho sfogata nella musica. Poi, cinque anni fa, ho scritto Un senso, la terza canzone della mia vita».- Fin qui i suoi primi trent'anni. E i prossimi trenta?«Ahahahahahah. Durerò ancora due o tre mesi». - Lei ha detto: «Io rispetto la vita finché la vita rispetta me». «Ci sono momenti in cui la vita umana viene calpestata troppo dalla realtà, dalla malattia. Quando succederà non la rispetterò più neanch'io. Per me la vita non è un dono, come pensa chi crede in Dio. ». - Lei quando ha smesso di credere?«In collegio dai salesiani. Avevo 15 anni. [...] Adesso, però, vedo che in giro c'è una nuova religione, quella del corpo. Bisogna essere sani, vivere in eterno. Io, invece, penso che morire bisogna morire. Intanto, ho appena scritto la quarta canzone della mia vita. Inizia così: "Se ti potessi dire"... ». 27.10.2009fonte: style.it
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